Dal Progetto educativo della scuola e della formazione professionale dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in Italia.

La proposta di un cammino di educazione integrale e di formazione permanente

Ai giovani che frequentano le nostre scuole e i nostri centri di formazione professionale le comunità educative propongono un cammino di educazione integrale e di formazione permanente, che:

  • parte dalle loro domande esplicite di cultura generale e di qualifiche professionali e punta alla qualità dell’offerta, in confronto con gli standard di altre istituzioni nazionali e, soprattutto, europee e, ormai, mondiali;
  • li accompagna nel processo di maturazione di solide convinzioni perché si rendano gradualmente responsabili delle loro scelte nel delicato processo di crescita della loro umanità nella fede;
  • li abilita a costruire e realizzare un progetto di apprendimento personale quale presupposto della propria realizzazione;
  • li sostiene nell’ideare e attuare un progetto professionale personale, quale investimento delle competenze acquisite;
  • sviluppa la dimensione affettiva, sociale e politica della loro personalità in vista di una graduale partecipazione e corresponsabilità nella vita sociale e per un progresso integrale e continuo del giovane;
  • li guida progressivamente alla scoperta di un progetto originale di vita cristiana e ad assumerlo con consapevolezza in un processo di miglioramento continuo. Il giovane impara così ad esprimere un modo nuovo di essere credente nel mondo e ad organizzare la vita attorno ad alcune percezioni di fede, scelte di valori e atteggiamenti evangelici. Vive una spiritualità.
  • promuove e attua il processo di orientamento, mediante la sinergia degli interventi posti in atto dai vari contesti formativi frequentati dalla persona, come promozione della capacità di auto-orientamento con la finalità essenziale e prioritaria della costruzione dell’identità personale, che si realizza in un progetto di vita, e mira alla formazione integrale della persona.

La cura dei principali aspetti della maturazione cristiana

Gli educatori si impegnano soprattutto sulle seguenti aree o aspetti della maturazione cristiana, che se pur distinti logicamente, nella realtà si sviluppano unitariamente nel processo educativo:

  • la crescita personale verso un’esperienza di vita pienamente umana;
  • l’incontro con Gesù Cristo, uomo perfetto, che porta a scoprire in Lui il senso dell’esistenza umana personale nella relazione;
  • l’inserimento progressivo nella comunità dei credenti, segno e strumento della salvezza dell’umanità, e nella comunità civile, luogo storico della propria realizzazione, vocazione e salvezza;
  • l’impegno, la professione e la vocazione nella linea della trasformazione del mondo, attraverso l’investimento del proprio capitale umano, per una convivenza civile all’altezza della dignità di ogni persona umana.

La proposta di itinerari educativi e pastorali specifici

All’interno delle aree del cammino di educazione integrale, gli educatori tracciano itinerari educativi pastorali specifici della scuola e della formazione professionale, nei vari ordini, gradi e livelli.

Tali itinerari:

  • individuano nuclei di conoscenze indispensabili per comprendere adeguatamente la vita cristiana, partendo dai bisogni e dalle attese dei giovani;
  • scelgono esperienze per controllare le conoscenze apprese e pervenire ad una comprensione vitale, pienamente umana di esse;
  • sviluppano progetti, ne seguono la realizzazione e la valutazione in vista di un miglioramento continuo.

Le proposte complementari alle attività didattiche e formative

Il cammino di educazione integrale sviluppa piani e modalità di intervento didattici ed extradidattici, scolastici e formativi, extrascolastici oppure promossi da soggetti o agenzie esterne alle scuole ed ai centri di formazione professionale. L’elaborazione delle unità di apprendimento, dei piani di studio personalizzati, dei profili, e l’alternanza scuola-formazione-lavoro promuovono l’interazione tra la realtà scolastica ed extrascolastica, stimolano il confronto tra la mediazione didattica e quella extradidattica, la comprensione critica e l’adesione libera e motivata alle proposte